Titolo Proprio: Mosè e il Roveto Ardente
Autore: Pedro Angel
Collocazione: c. 197 v.
Classificazione: Bibbia, Teologia, Religioni
IconClass: 71E11421
Datazione Certa: 1587
Tecnica: Xilografia
Dimensioni (altezza x base, centimetri): 10,5 x 17
Tag: Mosè, calzari, roveto,
L’immagine è presente nel secondo tomo del Flos Sanctorum due volte ed è firmata con il monogramma P.A., che risulta con certezza essere la firma di Pedro Angel. La xilografia si trova all'inizio dei sei capitoli dedicati alla vita di Mosè: inserita esattamente nel contesto cui si riferisce e quindi esplicativa del testo, che arricchisce e decora. Tra i personaggi dell’Antico Testamento, che la Chiesa interpretò come prefigurazioni di Cristo, Mosè è una figura preminente, ancor più di Davide e molte concordanze furono tracciate tra gli episodi della sua vita e quella di Cristo.
La scena rappresentata da Pedro Angel riguarda l’episodio del Roveto Ardente: Mosè, mentre pascolava il gregge di Ietro, giunse al monte Oreb, dove ebbe la visione di un roveto avviluppato dalle fiamme, che non arrivava a consumarsi. Dio si rivolse a Mosé dal roveto, informandolo del suo destino di liberatore degli Ebrei dagli oppressori Egiziani e della necessità di condurre il suo popolo nella terra di Canaan. L’incisione - firmata P.A, monogramma di Pedro Angel, in basso a sinistra su una pietra - è costruita su una diagonale che la taglia da sinistra a destra ed è resa anche dalle linee più marcate che delimitano i rilievi del monte Oreb. Nell’ angolo in alto a sinistra vi è il roveto ardente, da cui si sprigiona una nuvola scura nel mezzo della quale compare il mezzo busto di Dio Padre. Quest’ultimo è rappresentato con il braccio destro sollevato verso l’alto e indossa la mitra pontificia ed è caratterizzato da una lunga barba bianca. Mosè, in primo piano è rappresentato giovane, semisdraiato a terra, di profilo e nell’atto di slacciarsi uno dei sandali, giacendo l’altro a terra poco distante, accanto alla verga da pastore. L’abbigliamento è semplice e si nota tra i panneggi della veste la presenza di una borsa posta sulla schiena. La scena è ambientata, come da prassi, sul monte Oreb. Pedro Angel rende la natura circostante attraverso l’inserimento di un gregge in basso a destra, alberi mossi dal vento, uccelli in volo e abitazioni in lontananza. La linea è usata magistralmente dall’artista, con scopi volti alla resa dei volumi e dell’atmosfera. È usata in più direzione e con durezza diversa al fine di rendere il fumo del roveto e le chiome degli alberi mosse dal vento.
La scena risulta nel complesso molto dinamica anche grazie alla scelta di immortalare Mosè nell’atto di togliersi i calzari, secondo quanto gli era stato ordinato da Dio.
Questa incisione non si ripete in altri volumi dell’opera.
Bibliografia:
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